Biografia
Prete e compositore della famiglia del Correggio, nacque a Roma nel 1582. Fu allevato da Giovanni Maria Nanino con Antonio Cifra e Pier Francesco Valentini. Fu putto cantore nella chiesa romana di S.Luigi de' francesi fino all'età di 14 anni, dopodiché continuò a cantare lì come tenore fino al 1604. Essendogli stato accordato, nel 1619, un beneficio nella cattedrale di Fermo, fu inizialmente impiegato in questa chiesa come cantante e compositore. Fu durante questo tempo che pubblicò i suoi concerti a due, tre e quattro voci e i suoi mottetti a due, tre, quattro, cinque e sei voci.
La reputazione che gli diedero queste opere, gli procurò l'onore di essere chiamato da papa Urbano VIII, che lo fece entrare nel collegio dei cappellani cantori e nella cappella pontificia il 6 dicembre 1629, nel ruolo di contralto. Nel 1650 fu nominato direttore pro tempore del collegio. Vi rimase fino alla sua morte che arrivò il 17 febbraio 1652. Fu inumato a Santa Maria in Vallicella nella cripta del collegio dei cantori della cappella vaticana. Andrea Adami dice che Allegri era di una bontà rara, molto caritatevole, e che visitava ogni giorno i prigionieri per soccorrerli con quel poco di cui poteva disporre.
MISERERE MEI, DEUS:
Se si considera il brano che ha dato la celebrità ad Allegri (il Miserere), non vi si troverà né tratti brillanti di melodia, né armonia ficcante e nuova, né effetti sconosciuti ai tempi in cui viveva l'autore, ma un velo di tristezza profonda sparso su tutta l'opera, un eccellente ordine delle voci e il ritmo ben cadenzato delle parole, ne fanno nondimeno uno dei pezzi più originali dell'epoca in cui apparve e quello forse, malgrado la sua apparente semplicità, che racchiude le maggiori difficoltà d'esecuzione. In una sala da concerto, al chiuso di una camera, tutte queste bellezze passano quasi inavvertite, ma in chiesa, e soprattutto in Vaticano, possono essere ascoltate non senza emozione.
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