Biografia

  • Data di nascita

    14 Settembre 1938

  • Luogo di nascita

    Tripoli, Ţarābulus, Libia

  • Data di morte

    30 Marzo 2013 (età: 74)

Franco Califano, noto anche come Er Califfo, (Tripoli, 14 settembre 1938 – Roma, 30 marzo 2013) è stato un cantautore, poeta, scrittore e attore italiano.

Originario di Pagani, in provincia di Salerno, nacque per caso in aereo sul cielo della capitale libica, a quei tempi territorio metropolitano italiano, acquisito con la guerra italo-turca del 1911. Crebbe e visse per molti anni a Roma ma trascorse otto anni a Milano. Già arrestato nel 1970 per possesso di stupefacenti, caso in cui fu coinvolto anche Walter Chiari (assolto con formula piena), finisce nuovamente in carcere per lo stesso motivo e per porto abusivo di armi nel 1983, questa volta insieme al conduttore televisivo Enzo Tortora (assolto con formula piena e caso emblematico di mala giustizia). Durante quest’ultima esperienza carceraria compose l’album Impronte digitali, che si basa soprattutto su esperienze di quel periodo. In entrambi i processi fu assolto “perché il fatto non sussiste”. L’artist lo ricordò ripetutamente nei suoi libri e nelle sue interviste.

Si cimentò come scrittore e saggista con opere come Ti perdo — Diario di un uomo da strada, Il cuore nel sesso, Sesso e sentimento e Calisutra — Storie di vita e casi dell’amore raccontati dal maestro. Del 2008 è, invece, l’autobiografia Senza Manette, scritta a quattro mani con Pierluigi Diaco. È stato interprete di fotoromanzi e attore cinematografico in Sciarada alla francese (1963), Gardenia, il giustiziere della mala (1979), Due strani papà (1983) con Pippo Franco, Viola bacia tutti (1998) e Questa notte è ancora nostra (2008).

Nel 2006 partecipò alla terza edizione del programma realtà Music Farm, condotto da Simona Ventura. Nel 2007 e nel 2010 partecipa a due puntate di Ciao Darwin con Paolo Bonolis.

Si è sempre presentato come un disincantato amante latino, un po’ cinico, un po’ romantico, vantando migliaia di conquiste femminili. Lui stesso ha raccontato di aver avuto il suo primo rapporto all’età di 12 anni, con la madre di un amico. Aveva tatuato sull’avambraccio destro la sua celebre frase «Tutto il resto è noia». Viene citato anche nella serie televisiva Romanzo criminale partecipando al matrimonio di uno dei componenti della banda.

I suoi ammiratori lo chiamavano Califfo o anche maestro, venne imitato da Fiorello[, dall’attore Max Tortora e dall’imitatore Gianfranco Butinar. Nel 2010 a causa del suo stato precario di salute, dovuto alla rottura di tre vertebre in séguito ad una caduta dalle scale, ha ridotto la sua attività dal vivo. Il 20 febbraio 2012 si esibisce in concerto al Teatro Sistina, per l’occasione pieno in ogni ordine di posto. Lo stesso anno esce la notizia che abbia chiesto che lo Stato gli corrisponda la pensione speciale prevista dalla legge Bacchelli per gli artisti che versano in situazione di grave indigenza; notizia poi smentita dal diretto interessato durante una trasmissione televisiva. Il 3 agosto 2012 oltre 5 mila persone assistono a un suo concerto in piazza San Giovanni in Laterano a Roma nell’ambito del San Giovanni Summer Village. Partecipa come ospite alla seconda puntata della seconda stagione di Tale e Quale Show. Il 15 ottobre è ospite con Edoardo Vianello a Domenica In da Lorella Cuccarini in condizioni di salute visibilmente preoccupanti; queste sono state le sue due ultime apparizioni televisive.

Si è spento a Roma nella sua casa nella frazione di Acilia il 30 marzo 2013, all’età di 74 anni, a causa di un cancro osseo. Il 18 marzo si era esibito, nel suo ultimo spettacolo, al Teatro Sistina di Roma.

Da sempre autore di testi e poesie, era famoso per canzoni spesso cantate in proprio, ma molto più frequentemente scritte per altri artisti: Mia MartiniMinuetto», scritta in coppia con Dario Baldan Bembo e «La nevicata del '56» scritta nel testo con Carla Vistarini); Ornella VanoniLa musica è finita», su musica di Umberto Bindi, scritta con Nisa, «Una ragione di più», scritta con Mino Reitano); Peppino di CapriUn grande amore e niente più», che vince il Festival di Sanremo 1973); Bruno MartinoE la chiamano estate», scritta in coppia con lo stesso cantautore romano); Edoardo Vianello e Wilma GoichSemo gente de borgata»). Per Caterina Caselli scrisse tre canzoni: «Le ali della gioventù», «Che strano amore» e «Un po' di te». «Le notti d'agosto» fu portata al successo da Loretta Goggi. Per Mina ha scritto l’intero album Amanti di valore del 1974.

Come cantautore sono da annoverare tra i suoi grandi successi «Tutto il resto è noia» (su musica di Francesco Del Giudice), «Fijo mio» (su musica di Amedeo Minghi) e brani come «Tac», «La mia libertà» ed «Io nun piango» (dedicata all’amico Piero Ciampi) canzoni di cui fu autore anche della parte musicale, «Ti perdo», «Io per le strade di quartiere» con la quale partecipò al Festival di Sanremo del 1988, «Un tempo piccolo», brano reinciso dai Tiromancino. Fu anche autore di molte composizioni poetiche, spesso in forma di sonetto. Da ricordare «Secondo me l'amore», che dà il titolo a uno dei suoi album, «Il gigante de casa», «Beata te, te dormi», «Nun me portà a casa». Gettonatissime dal pubblico alcune poesie umoristiche e lievemente licenziose come «Pasquale l'infermiere» (che affronta il tema di una gravidanza inaspettata), «Cesira» (che ha per tema la chirurgia plastica), «Avventura con un travestito» (che narra di un incontro amoroso con un travestito), «La seconda» (sull’ingordigia sessuale di una moglie).

Questi brani, graditissimi dai fan, erano da lui puntualmente declamati nei suoi recital e concerti. Come musicista, firmò alcune colonne sonore, da ricordare Due strani papà, film di cui fu anche protagonista con Pippo Franco.

La sua prima apparizione a Festival di Sanremo risale al 1988 con «Io per le strade di quartiere» scritta insieme a Toto Cutugno che l’ha musicata. Torna nel 1994 con «Napoli» e nel 2005 con «Non escludo il ritorno», scritta assieme ai Tiromancino.

Quando fu arrestato nel 1983 scrisse una lettera per chiedere aiuto e sostegno a Bettino Craxi: il leader socialista gli fu vicino e, dopo questo episodio, i due divennero amici. Alle elezioni politiche del 1992 si è candidato con il PSDI, senza però essere eletto.

Nel 2008, in occasione del suo settantesimo compleanno festeggiato a Piazza Navona, ha affermato: «Io sono liberale, anticomunista. Ho chiesto al sindaco Alemanno, mio caro amico, di poter cantare in qualche bella piazza. E lui mi ha fatto un meraviglioso regalo. Per 5 anni mi hanno impedito di cantare perché mi hanno bollato come uno di destra. Conoscevo bene sia Rutelli sia Veltroni: il primo si è sempre comportato bene, il secondo mi ha ignorato. E non so perché…».

Si definiva cattolico apostolico romano. Durante un’intervista radiofonica ha manifestato pubblicamente la sua grande ammirazione per Papa Benedetto XVI, di cui ha detto: «mi è piaciuto súbito e continua ad essere quello che immaginavo: un uomo colto, politico, forte, duro al momento giusto, che non si ferma ad accarezzare le teste ma cammina dritto, perché ha tanto cammino da fare. La prima volta che l’ho visto ho sentito qualcosa dentro e mi sono molto riavvicinato alla fede».

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