Biografia
Josquin Desprez (incerto, circa 1450 – Condé-sur-l'Escaut, 1521) è stato un compositore fiammingo- francese. È uno dei più grandi rappresentanti della scuola franco fiamminga, con i contemporanei Heinrich Isaac, Jacob Obrecht e Pierre de La Rue.
Nacque verso il 1450 in Piccardia, dove ne abbiamo le prime notizie. Dopo un primo apprendistato e un periodo di attività non documentato nella zona in cui nacque, ne abbiamo le prime tracce quando fece esperienza nella cappella pontificia di Roma tra il 1486 e il 1499. Dopo alcuni viaggi in Francia, si trasferì per un certo periodo a Ferrara per servire Ercole I d'Este. Per lui scriverà la messa Hercules dux Ferrarie il cui tenor è tratto dalle vocali del nome del committente (è formato cioè dalle note il cui nome contiene tali vocali, tenendo presente che all'epoca la nota do si chiamava ancora ut). Dopo il 1505 si trasferì in Francia, non smettendo comunque di viaggiare. Morì a Condrè-sur-l'Escaut nel 1521.
Autore di una ventina di messe, composte secondo varie tecniche (come la messa su cantus firmus, la messa parafrasi, la messa parodia) e basate anche su musiche profane come la celebre melodia L'homme armé, un centinaio di mottetti, oltre 50 opere vocali profane (chansons e frottole) in francese e italiano, Desprez fu punto di riferimento per tutti i contemporanei e oltre, fino ad essere elogiato anche da Lutero, Palestrina e Orlando di Lasso. La sua importanza è indicata anche dal fatto che lo stampatore Ottaviano Petrucci dedicò alle sue messe ben tre libri nei primi due decenni del XVI secolo. La fama di Josquin fu tale che in molti vollero pubblicare musiche firmate col suo nome per favorirne il successo. Va quindi considerato che una composizione a lui attribuita da una fonte del XVI secolo può non essere sua.
Tra le sue messe, oltre alla Hercules dux Ferrarie e alle due messe L'homme armé, ricordiamo la Missa de beata Virgine e la Missa Pange Lingua, che è probabilmente l'ultima da lui scritta. Anche i contemporanei Antoine Brumel e Isaac scrissero Missae de beata Virgine. Tra i suoi mottetti, il mottetto per il periodo natalizio Praeter rerum seriem a sei voci, il Miserere a cinque voci, Ave Maria, Virgo serena a quattro voci e Tu solus qui facis mirabilia a quattro voci. Come il contemporaneo Pierre de La Rue e altri musicisti fiamminghi, ad esempio Johannes Ockeghem, Josquin utilizzò abbastanza spesso la scrittura in canone.
Per la chiarezza espressiva e per l'equilibrio presente fra il testo e la musica, peraltro sostenuta da felice invenzione melodica e ampia conoscenza del contrappunto, egli può essere considerato come il più rappresentativo musicista del Rinascimento.
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