Biografia
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Data di nascita
11 Luglio 1925
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Luogo di nascita
Stockholm, Stockholm municipality, Stockholms län, Svezia
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Data di morte
8 Gennaio 2017 (età: 91)
Nicolai Gedda, nome d'arte di Nicolai Harry Gustav Ustinov (Stoccolma, 11 luglio 1925), è un tenore svedese.
Nacque da madre svedese e padre russo e per comune accordo dei genitori crebbe bilingue. Dimostrò fin da piccolo un certo interesse per la musica, seguendo il padre (lontano parente dell'attore Peter Ustinov) che cantava da basso nei cori dei Cosacchi del Don e della chiesa russo-ortodossa della città.
Dopo aver iniziato l'attività di bancario, venne avviato allo studio del canto lirico da un facoltoso cliente che, uditolo cantare e appreso il suo desiderio di diventare artista professionista, si offrì di pagargli lezioni private presso l'heldentenor degli anni venti Carl Martin Öhman, che ebbe come allievo anche Jussi Björling. Oltre a prendere lezioni private, si iscrisse al conservatorio, diplomandosi in canto e nelle lingue inglese, tedesco, francese e italiano.
Nel 1952, dopo essere stato scelto dal direttore della EMI Walter Legge per interpretare Dmitry in una edizione discografica del Boris Godunov, debuttò all'Opera Reale di Stoccolma nel ruolo di Chapelou ne Le postillon de Lonjumeau di Adolphe-Charles Adam.
Nello stesso anno cantò nel ruolo di Nicklausse de I racconti di Hoffmann di Jacques Offenbach e nella parte del protagonista de Il cavaliere della rosa di Richard Strauss.
Nel 1953 ottenne un'audizione con Herbert von Karajan, che rimase colpito dalle doti vocali del giovane tenore e lo fece debuttare al Teatro alla Scala nel ruolo di Don Ottavio nel Don Giovanni di Mozart.
Nel 1954 esordì all'Opéra di Parigi come protagobista dell'Oberon di Carl Maria von Weber e alla Royal Opera House di Londra nel Duca di Mantova del Rigoletto. Nel massimo teatro inglese tornerà per cantare, ancora di Giuseppe Verdi, Alfredo ne La traviata e Gustavo III in Un ballo in maschera, di Gaetano Donizetti Nemorino ne L'elisir d'amore e di Pëtr Il'ič Čajkovskij Lensky in Eugenio Onieghin.
Del 1957 fu il debutto col Faust di Gounod al Metropolitan, che lo vide presente fino all'inizio degli anni ottanta.
Oltre alla carriera operistica, ha affrontato con successo anche quella concertistica, proponendo canzoni scandinave, russe, francesi e tedesche, documentate anche in disco.
Si è ritirato dalle scene nel 2003 con alle spalle una carriera durata oltre cinquant'anni, dopo aver partecipato, ancora nel 2001, a una registrazione della Turandot di Giacomo Puccini nel ruolo dell'Imperatore Altoum e aver inciso nel 2003 il ruolo del Gran Sacerdote nell'Idomeneo di Mozart.
È il tenore con la più cospicua discografia, comprendente oltre 200 titoli.
Dotato di una voce estesa e penetrante, ma anche morbida, duttile e agile, e di ottima preparazione tecnica, Gedda è stato uno dei più apprezzati interpreti, fra gli anni cinquanta e settanta, del repertorio lirico-leggero e lirico, in particolare francese e mozartiano, affrontando occasionalmente anche ruoli lirico-spinti. Una certa perplessità hanno suscitato, a causa di una certa carenza di incisività nel fraseggio, alcune interpretazioni del repertorio italiano. Grazie all'eccezionale padronanza delle lingue, ha avuto all'attivo sicuramente uno dei più vasti repertori della storia del canto lirico.
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