Biografia
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Data di nascita
9 Marzo 1930
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Luogo di nascita
Fort Worth, Tarrant County, Texas, Stati Uniti
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Data di morte
11 Giugno 2015 (età: 85)
Ornette Coleman (Fort Worth, 9 marzo 1930 ***New York 11- Giugno 2015) è stato un sassofonista e compositore statunitense. È stato uno dei fondatori del movimento free jazz negli anni sessanta.
Nato e cresciuto a Fort Worth, in Texas, inizia la carriera in orchestre di rhytm'n'blues ed è presto affascinato dalle linee intricate dei boppers. Cercando un modo per farsi strada fuori dalla sua città natale, nel 1949 acettò un lavoro come sassofonista a New Orleans in uno spettacolo itinerante ed, in séguito, in vari spettacoli di rhythm and blues in giro per il Paese. Dopo un concerto a Baton Rouge, fu aggredito e il suo sassofono andò distrutto.
Dopo l’incidente, si uní al gruppo di Pee Wee Crayton e partí insieme alla band alla volta di Los Angeles. Durante questo periodo fece svariati lavori per sbarcare il lunario, incluso l’ascensorista, continuando comunque a cercare di portare avanti la sua carriera come musicista.
Sin dagli esordi, il suo stile musicale ed il suo modo di suonare si rivelarono alquanto atipici. Il suo approccio all’armonia e alle progressioni di accordi era anche molto meno rigido rispetto a quello dei jazzisti bebop; traeva interesse principalmente nel suonare quello che sentiva in giro piuttosto che incasellare la sua creatività in strutture armoniche predeterminate.
L’iniziale esiguo numero di fedelissimi conta i conterranei John Carter (clarinetto e sax contralto), Dewey Redman e James Clay (sax tenore), cui si aggiungono Paul Bley, Walter Norris (pianoforte), Bobby Bradford e Don Cherry (tromba), Charlie Haden (contrabbasso), Ed Blackwell e Billy Higgins (batteria).
La sua carriera viene lanciata da John Lewis del Modern Jazz Quartet e dal compositore Gunther Schuller, che lo fanno incidere su etichetta Contemporary insieme a Red Mitchell, Percy Heath e Shelly Manne. Nel 1958 pubblicò il suo primo disco per la Contemporary, Something Else!!!!: The Music of Ornette Coleman. Le sessioni in studio comprendevano Don Cherry alla tromba, Billy Higgins alla batteria, Don Payne al contrabbasso e Walter Norris al pianoforte. Le sue composizioni, forti di un senso melodico originale, entrano quasi subito nel repertorio jazz; tra i suoi pezzi piú noti si ricordano «Lonely Woman», «The Blessing», «Turnaround», «Rejoicing», «Blues Connotation», «911» e «Song X»; il suo solismo al sax alto, sghembo e di strana intonazione, sempre alla ricerca di una sua propria “voce umana”, convince invece meno il pubblico e la critica piú tradizionali, ma anche molti musicisti suoi contemporanei. Passa all’Atlantic che lo fa collaborare con Eric Dolphy, Freddie Hubbard, Scott LaFaro e Jimmy Garrison. I titoli dei dischi sono slogan programmatici: Something Else!!!!: The Music of Ornette Coleman, The Shape of Jazz to Come, Tomorrow is the Question!, Free Jazz.
Nel 1962 fonda un trio sperimentale con David Izenzon e Charles Moffett; dopo il celebre Town Hall concert, in cui viene anche eseguito il suo primo quartetto d’archi, si ritira dalla scena musicale per tre anni, durante i quali studia la tromba e il violino, che suona con tecniche non ortodosse.
Nel 1966 l’uscita di The Empty Foxhole, con Charlie Haden e suo figlio Denardo Coleman (di soli 10 anni), viene accolta con molti dissensi. Gira l’Europa col trio e tornato in America tenta organici diversi. Negli anni settanta fonda anche un gruppo di jazz elettrico, il Prime Time, con esiti artistici discontinui. Collabora con gli etnici Masters of Jujuka e con suonatori sardi di launeddas, oltre che con Jackie McLean (1967), Pat Metheny (1986), Jerry Garcia (1988) e Howard Shore (1991). In All languages (1987) presenta le stesse composizioni suonate dal quartetto classico e poi dal Prime Time. Nel 1990 il Teatro Valli di Reggio Emilia, per la direzione artistica di Filippo Bianchi, gli dedica un festival monografico di tre giorni, nel corso del quale vengono eseguite sue composizioni cameristiche, Skyes of America, e si esibiscono i Prime Time e il quartetto con Don Cherry, Charlie Haden e Billy Higgins. Negli anni novanta suona in quartetto con Geri Allen e in duo con Joachim Kuhn, e nel 2000 incontra Lee Konitz sul palcoscenico di Umbria Jazz. Nel 2003 e nel 2007 torna all'Umbria Jazz con due applauditissimi concerti all’Arena Giuliana. Il 16 agosto 2007 ha anche aperto, con il suo quartetto, la 27ª edizione del Roccella Jazz Festival. Il 23 luglio 2010, riceve dal Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone, un premio di riconoscimento presso Atina Jazz Festival, con l’occasione l’orchestra Ornette Coleman Tribute suona per lui una versione di «Lonely Woman» arrangiata e diretta dal sassofonista Marco Tocilj.
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