Biografia
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Data di nascita
24 Giugno 1935 (età: 89)
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Luogo di nascita
Colfax, Placer County, California, Stati Uniti
Terry Riley (Colfax, 24 giugno 1935) è un musicista e compositore statunitense.
Terry Riley nacque in California nel 1935. Studio' musica a Berkeley (laureandosi in composizione nel 1961) ma si formo' girando l' America (durante gli anni '50 suonava piano-rag nei night-club di Berkeley) e l' Europa (in Scandinavia con un teatro itinerante, ed a Parigi soprattutto in diversi progetti-happening). La vita vagabonda di artista di strada termino' quando (1962) Riley incontro' La Monte Young (gia' suo compagno di scuola) e si associo' ai suoi progetti mistico-musicali. Ma Riley (nelle due foto sopra : T.R. all' inizio di carriera ed a successo avvenuto) non aveva nulla della rigorosa applicazione sacerdotale e scientifica che animava il guru del minimalismo; era piuttosto un uomo semplice e sereno che amava comunicare in modo diretto ed immediato.
A Parigi nel 1962 e soprattutto al neonato "Tape Music Center" di San Francisco nel 1964 Riley mise a punto una tecnica di composizione basata sui processi di ritardo resi possibili dall' impiego dei registratori a nastro. Prese allora a comporre opere in cui sovrapponeva progressivamente strati e strati di suoni, come Keyboard Studies (1962) e Music For The Gift (1963). In Dorian Reeds (1965) diverse frasi del sassofono vengono ritardate e sovrapposte fino a costituire una forma di polifonia mono-strumentale.
Il capolavoro del periodo e' la suite del 1966 In C (cioe' In Do) per ensemble ad libitum, una delle opere fondamentali del Dopoguerra. La parte per piano, l' 'impulso', consiste unicamente di 'do' da ripetere per tutta la durata della performance; gli altri strumenti si inseriscono l' uno dopo l' altro stratificando e ripetendo all' infinito 53 figure fisse, ciascuna per una durata arbitraria. Il brano termina quando tutti gli strumenti arrivano alla 53esima figura. Il frenetico cicalare degli strumenti si dilata o si contrae, si frantuma o si coagula, si infiamma o si zittisce, secondo l' improvvisazione dei musicisti. La musica riacquista cosi' la sua essenza ludica di gioco, di festa liberatoria, di espressione rituale collettiva. In C e' un' opera di rottura, un netto punto di discontinuita' nell' evoluzione della musica d' avanguardia. Giunge all' improvviso, inaspettata, figlia di quelle ricerche sui 'ritardi via nastro', mentre i conservatori progettano sinfonie dissonanti o sonate elettroniche. Non e' abbastanza radicale da appartenere al dadaismo 'cageano', e non e' abbastanza 'seria' da rientrare nell' espressionismo darmadtstiano.
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