Biografia

  • Data di nascita

    6 Marzo 1923

  • Luogo di nascita

    Indianapolis, Marion County, Indiana, Stati Uniti

  • Data di morte

    15 Giugno 1968 (età: 45)

John Leslie “Wes” Montgomery (Indianapolis, 6 marzo 1923 – Indianapolis, 15 giugno 1968) è stato un chitarrista e compositore statunitense di musica .

È riconosciuto universalmente come uno dei maggiori chitarristi nella storia del , capace di seguire ed evolvere la traccia lasciata dai grandi pionieri dello strumento, come Django Reinhardt e Charlie Christian.

Cresciuto con i due fratelli Buddy Montgomery e Monk Montgomery, che inizieranno presto a suonare uno il piano e l’altro il contrabbasso, all’età di 19 anni ha la “folgorazione” ascoltando un brano del chitarrista Charlie Christian. Da quel momento la chitarra diventa la sua ossessione: compra un amplificatore e una chitarra e inizia a studiare da solo quelle linee melodiche copiate dai dischi di Charlie Christian. Nel frattempo si sposa, ha dei figli, lavora come saldatore in una piccola officina di Indianapolis, ma tornato a casa dal lavoro passa intere notti con la chitarra in mano.

A seguito delle lamentele dei vicini, decide di abbandonare il plettro e di suonare con il pollice, ottenendo un suono piú morbido e ovattato. Questa decisione crea il suono unico e irripetibile “alla Wes”, un suono che, in séguito, intere generazioni di chitarristi cercheranno di imitare.

Una sera d'estate, il proprietario di un piccolo bar di Indianapolis passa davanti alla casa di Wes Montgomery e sente la sua chitarra suonare. Ormai conosceva a memoria tutti gli assoli di Charlie Christian e viene ingaggiato per fare serate musicali nei week-end. Da lí in poi inizia la sua carriera musicale che lo porterà in tournée con Lionel Hampton negli anni cinquanta e a incidere il suo primo disco con la Pacific Jazz all’età di 34 anni. Il suono della sua chitarra arriva alle orecchie di Cannonball Adderley che lo contatta e lo convince ad incidere per l’etichetta Riverside, una delle piú prestigiose dell’epoca per la musica .

Nel 1960 viene eletto The Best Jazz Newcomer dalla prestigiosa rivista Down Beat e Billboard (la bibbia musicale di quei tempi) lo nomina The Most Promising Jazz Instrumentalist dell’anno.

Nel 1961, pur continuando a incidere con la propria formazione, viene chiamato a far parte del gruppo di John Coltrane, con il quale si esibisce al Monterey Jazz Festival.

Nel 1965 forma un quartetto con Wynton Kelly al piano, incidendo uno storico album dal vivo: Smokin' at the Half-Note.

La sua popolarità dilaga in tutti gli Stati Uniti d’America, le sue interpretazioni di brani come «Round Midnight», «Fly me to the moon», «West Coast Blues» diventano ben presto paradigmi musicali e gioielli jazzistici di grande spessore. Il suo modo di suonare a ottave diventa una caratteristica che verrà subito imitata da tutti i chitarristi .

Nell’ultimo periodo la sua produzione si avvicina a un genere piú commerciale, spinto probabilmente dalla politica delle case discografiche per cui incide (Verve e A&M). I jazzofili piú intransigenti storcono il naso, ma la sua musica è sempre di altissimo livello (come nell’album California Dreaming del 1968) e arriva ad un grande numero di ascoltatori (incide anche una versione della paoliana «Senza fine»).

Nel 1968, all’età di 45 anni, durante la registrazione del suo ventitreesimo album, Wes Montgomery muore per un attacco cardiaco lasciando la moglie e 7 figli. L’attore e cantante Anthony Montgomery è suo nipote.

È stato “il maestro” per chitarristi come George Benson, Larry Carlton, Pat Martino, Lee Ritenour, Pat Metheny, Ronny Jordan, Ritchie Blackmore e ancora oggi il suo stile viene insegnato nelle piú importanti scuole di internazionali.

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